giovedì 18 dicembre 2008 |
N atale di guerra, 26 dicembre 1916. Ma il poeta-soldato è a Napoli, in licenza, in una tranquilla casa di amici, dinanzi ad un caminetto acceso. Qualcuno lo sforza ad uscire fuori, a mescolarsi alla gente chiassosa, nel dedalo pittoresco delle strade napoletane. Ma il poeta rifiuta: ha tanta stanchezza sulle spalle! Lo lascino li, come un oggetto dimenticato; lo lascino ad assaporare il caldo ristoratore di quella tepida casa, di quel caminetto acceso. Le quattro capriole di fumo del focolare gli faranno compagnia, lo aiuteranno a deporre ogni pensiero, ogni memoria di cose dolorose.
La parola del titolo (Natale), che non compare neppure una volta nel corso della poesia, è parte integrante e indispensabile della lirica.
Napoli il 26 Dicembre 1916
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi cosi
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Giuseppe Ungaretti
|
Ultimo aggiornamento ( domenica 11 gennaio 2009 )
|